Disturbo bipolare test: lo strumento diagnostico propedeutico alla cura
Il disturbo bipolare era precedentemente chiamato disturbo maniaco-depressivo.
È una patologia a carico del cervello che provoca variazioni improvvise ed estreme nell’umore.
Queste oscillazioni possono influire sulla capacità di svolgere i normali compiti della vita quotidiana, compromettendo, in molti casi, anche i rapporti sociali.
Il disturbo bipolare è una condizione a lungo termine solitamente diagnosticata nella tarda adolescenza o nella prima età adulta. Sembra che più di 10 milioni di adulti e bambini sono in America abbia sperimentato disturbi bipolari ad un certo punto della propria vita. Gli esperti non sono sicuri di cosa causi il disturbo bipolare. Sicuramente la familiarità può aumentare il rischio.
È importante consultare un medico se e quando si sospetta di mostrare sintomi di disturbo bipolare.
Solo un professionista può essere in grado di aiutare a ottenere una diagnosi accurata provvedendo a pianificare e suggerire un trattamento appropriato.
Test disturbo bipolare: in cosa consiste e quando farlo
Le attuali tipologie di screening mirate a diagnosticare il disturbo bipolare sono molto più raffinate e precise rispetto quelle di un tempo.
Ad oggi in Italia si verificano migliaia di errori commessi in sede di diagnosi in pazienti affetti da disturbo bipolare che vengono scambiati soprattutto per depressi o per ansiosi.
La conseguenza è molto grave, visto che questi errori conducono ad inadeguati trattamenti che possono finire con il peggiorare la loro situazione.
I test ad oggi in uso sono parecchio costosi.
Uno dei più recenti è quello ideato dall’Università L.U.de.S. di Lugano i cui studiosi hanno invece ideato un metodo attendibile ma anche meno costoso che si basa sul controllo ematico.
Quando eseguire questo o altri test resi disponibili oggi? La risposta è legata a filo doppio con la scoperta della patologia.
È estremamente difficile per un individuo rendersi conto di essere vittima di disturbo bipolare.
Gli sbalzi di umore sono in genere normali, se contenuti, ed essi sono tipici per altro, specie nelle donne, di alcune condizioni fisiologiche quali: sindrome premestruale, menopausa, ecc.
Allora, è bene prendere atto delle proprie condizioni, indagando sull’entità e la portata dei sintomi.
I sintomi tipici di episodi maniacali e depressivi includono le seguenti sensazioni:
- sperimentare stati emotivi di euforia alternati a stati depressivi;
- ridotto l’interesse per la maggior parte delle attività;
- perdita dell’autostima;
- perdita/riduzione dell’appetito;
- problemi relativi alla quantità/qualità del sonno;
- difficoltà di concentrazione;
- sentirsi sempre vittime/colpevoli;
- difficoltà ad impegnarsi in attività piacevoli;
- forte irritabilità.
Quali sono le cure ad oggi disponibili per il disturbo bipolare
Il modo migliore per gestire il disturbo bipolare e i suoi sintomi è quello di seguire un trattamento a lungo termine. I medici, un tempo, erano portati solo a prescrivere farmaci.
L’uso della psicoterapia era raro, perché considerato poco produttivo.
Oggi, invece, anche per effetto dell’influenza della cultura orientale e delle forme di self-help da essa derivanti, anche l’attenzione degli psicologi si è orientata verso pratiche di auto-consapevolezza come la meditazione, la terapia cognitivo comportamentale, la mindefulness, tutte pratiche mirate a permettere all’individuo affetto da disturbo bipolare di prendere coscienza dei meccanismi mentali erronei, prendere consapevolezza delle distorsioni mentali e, in questo modo, iniziare a correggerli, ovviamente anche con l’aiuto dei farmaci lì dove occorrono.
L’approccio nei confronti di questa patologia è molto cambiato per fortuna.
Non a caso uscire da questa condizione è molto più semplice, a dispetto della maggiore frequenza con la quale, rispetto al passato, si verifica l’insorgenza di questi episodi.