Dio del sonno o Dio del sogno?

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Quando pensiamo al Dio del sonno la nostra mente ricade immediatamente ed erroneamente su Morfeo, il Dio del sogno. Ma in realtà si tratta di due divinità distinte.

Chi era quindi secondo gli antichi Greci il Dio del sonno?

Hypnos

Secondo gli antichi Greci il Dio del sonno era Hypnos figlio di Erebo, l’oscurità, e di Nyx, la notte. Hypnos aveva il potere di far addormentare sia gli umani che gli dei. Omero nell’ Iliade narrava che Era lo pregò di far addormentare Zeus, Re degli dei, affinché Poseidone potesse nel frattempo aiutare i Greci indisturbato.

Hypnos ebbe molti figli, tra cui Morfeo, Dio del sogno, capace di mutare forma come Atena.

Così come questa nell’ Odissea mutava forma trasformandosi in un leone di montagna per apparire a Ulisse, Morfeo mutava forma nei sogni degli umani per raffigurare ciò che era nel loro subconscio.

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Hypnos veniva spesso raffigurato come un giovane, nudo, con ali sulla schiena o sulla testa, ed un papavero, un corno o una verga che utilizzava per addormentare gli umani e gli dei.

Egli era visto dalle antiche popolazioni elleniche come un dio buono, che aiutava i guerrieri a riposare e rigenerarsi prima delle grandi battaglie.

Perché Morfeo è conosciuto come il dio del sonno?

Morfeo, nella cultura ellenica era figlio di Hypnos e Nyx, la notte e madre di Hypnos, veniva rappresentato come un ragazzo con delle ali di farfalla e un mazzo di papaveri che passati su gli occhi dell’addormentato lo facevano sognare.

Morfeo entrava così nei sogni e prendeva la forma delle persone sognate.

Assieme a lui vi erano i suoi fratelli, Phantasos creatore di figure immaginarie che abbellivano i sogni e Phobetor che aveva invece la capacità di far apparire figure di animali ed era legato a gli incubi, dato che tali figure erano spesso bestie spaventose.

I tre fratelli, secondo gli antichi Greci erano i creatori dei sogni, dopo che il loro padre Hypnos aveva fatto addormentare il sognante.

Il dio del sonno nella cultura moderna

Nella cultura odierna Morfeo è spesso conosciuto come il dio del sonno proprio perché era lui il protagonista dei sogni mutando di forma e creando un ponte tra il subconscio e il conscio.

Essere cullati dalle braccia di Morfeo è una frase di uso comune. Questa significa “abbandonarsi al sonno” e rivela la natura buona di questo dio, così come ci è stata tramandata da gli antichi Greci. Questa particolare capacità di Morfeo è stata ripresa anche nel film Matrix, che ha molti parallelismi con la filosofia greca.

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Così come Morfeo, il Morfeus di Matrix fa da ponte tra un mondo e l’altro: nel caso di Matrix, quello degli umani e quello delle macchine, mondo in cui gli umani vivono appunto mentre sono incoscienti.

Morfeo nella mitologia greca e Morfeus nel celebre film, sono delle figure molto positive che aiutano l’uomo a vedere ciò che è nascosto nel loro subconscio.