Ustioni da puntura di medusa: rimedi utili

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La medusa è un animale che popola i nostri mari. E’ munito di tentacoli, caratterizzati da cellule nervose in grado di attivare degli opercoli che rilasciano sostanze urticanti, paralizzanti e neurotossiche. Gli effetti prodotti, ovvero bruciore e prurito, possono durare qualche giorno o, nei casi più fortunati, sparire dopo qualche ora.

Le meduse presenti nei mari italiani, fortunatamente, non sono letali, se non in casi particolari, ovvero qualora i tentacoli colpiscano, ad esempio, alcune zone del volto o i vasi sanguigni principali, poiché, in questi casi, si potrebbe andare incontro ad uno shock anafilattico. Il rischio di decesso tende ad aumentare, invece, in altri paesi, come l’Australia, dove l’incontro con questi piccoli abitanti marini, può portare ad un arresto respiratorio o cardiaco.

E’ dunque importante, prima di entrare in acqua, dare sempre una controllata preventiva, al fine di evitare l’incontro con questi esseri affascinanti, ma pericolosi. Spesso, infatti, essi riescono a colpire l’uomo, nonostante vengano prese precauzioni , poiché i tentacoli, di cui sono muniti, sono molto lunghi e trasparenti, e non sono facilmente individuabili come il cappello.

Che cosa fare se si viene punti da una medusa

Se nonostante le precauzioni adottate, si viene morsi da una medusa, è importante mantenere la calma per evitare di accelerare la diffusione del veleno nell’organismo. Infatti, lo stato di agitazione provoca l’aumento della produzione di adrenalina, la quale contribuisce a velocizzare la distribuzione del liquido urticante. Ovviamente, è fondamentale uscire il prima possibile dall’acqua, per cui, se non ce la si fa da soli, a causa del dolore, è bene chiedere aiuto ad altri bagnanti o al bagnino in servizio.

Una volta a riva è fondamentale controllare che non siano rimaste attaccate alla pelle eventuali parti di tentacoli, in caso tentare di rimuoverli. Quindi, provvedere a pulire la ferita con acqua di mare e non con acqua dolce, poiché sembra che questa contribuisca alla rottura delle sfere che contengono il veleno.

Inoltre, è importante proteggere la parte ustionata dal sole, al fine di evitare la formazione di cicatrici, in quanto, in fase di guarigione, si assiste ad un’elevata pigmentazione che, a contatto con i raggi UV, potrebbe portare a colorare irrimediabilmente la zona ferita.

Nel caso si percepisca disorientamento, respiro affannoso o si avvertano nausea e vomito, è necessario chiamare i soccorsi, poiché potrebbe verificarsi uno shock anafilattico.

Rimedi contro l’ustione da medusa

Prima di tutto è importante sottolineare che l’urina non è utile a lenire i sintomi della puntura di medusa, poiché non viene rilasciata dall’organismo alla temperatura necessaria (circa 40/50°C) per far sì che l’ammoniaca contenuta possa contrastare la tossicità del veleno.

Esistono, tuttavia, dei rimedi utili contro le punture da medusa:

  • il Ledum Palustre e l’Urtica Urens, che combattono il prurito da ustione;
  • l’Aloe Vera e la Calendula, che hanno un forte potere cicatrizzante, rigenerante, antinfiammatorio e antibatterico;
  • gli oli essenziali, come quello di Tea Tree, che ha proprietà antisettiche e antifungine, o di Lavanda, che aiuta ad accelerare la cicatrizzazione dei tessuti;
  • il bicarbonato di sodio, in quanto ha un grande potere disinfettante;
  • l’aceto bianco, che è in grado di ridurre il dolore e blocca la diffusione delle tossine;
  • il gel al cloruro di alluminio, con una concentrazione non inferiore al 5 per cento, che riduce il prurito e inibisce il veleno.