Quando l’ematocrito è considerato basso?

Ematocrito-basso

Oggi parliamo di ematocrito: forse non ne hai sentito parlare o magari non ricordi questo termine. Si tratta infatti di uno dei valori più importanti tenuti in considerazione quando si fanno le analisi del sangue. I livelli di questo valore dovrebbero essere nella media. Quando non lo sono infatti, possono idenfiticare un problema di fondo che dovrà essere analizzato nel dettaglio. L’ematocrito basso dovrebbe portare subito la persona e il medico curante ad agire.

Quando viene effettuato un emocromo di routine, in pratica con l’ematocrito viene analizzato il rapporto tra la parte corpuscolata del plasma e del sangue. La parte corpuscolata del sangue contiene le cellule che vengono prodotte dal midollo osseo. Si suddividono quindi nei globuli rossi, nei globuli bianchi, nelle piastrine e nell’emoglobina. I valori bassi di ematocrito perciò vanno a indicare una carenza di una di queste. Significa che sono presenti in quantità minori all’interno del sangue della persona.

Cause dell’ematocrito basso

Quali sono le cause dell’ematocrito basso? Possono esserci tante cause, alcune più gravi di altre, questo è chiaro. Quelle più serie sono a carico del midollo osseo. In pratica la malattia impedisce che vi sia una corretta formazione delle cellulle del sangue. Ci sono le leucemie, i tumori, la cirrosi epatica ma anche le aplasie midollari.

Altre volte quando in un’analisi viene evidenziato un valore di ematocrito particolarmente basso, la causa può essere un’emorragia. Questo può avvenire per esempio in seguito di un’operazione. Si tratta di una condizione piuttosto comune invece tra quelle donne che hanno cicli mestruali molto lunghi e particolarmente abbondanti. Si può presentare tale valore anche nelle donne che si trovano nell’ultimo trimestre di gravidanza.

Non ci sono infatti solo motivi patologici alle spalli dell’ematocrito basso. Può dipendere anche da un’attività fisica eccessiva per esempio. La cosa sicura è che la causa deve essere identificata. Una volta che il medico scopre cosa provoca un valore basso di ematocrito può intervenire o eventualmente indirizzare il paziente verso altri specialisti.

Alcune volte sembra che possa essere di aiuto modificare un po’ anche le abitudini alimentari. In particolar modo quei cibi che sono molto ricchi di ferro. Possono rivelarsi un ausilio. Alcune volte può servire integrare il minerale ma, se decidete di ricorrere agli integratori, accordate con il medico le dosi.

Valori normali dell’ematocrito

Quali sono i valori normali dell’ematocrito? I valori cambiano un po’ da laboratorio a laboratorio ma comunque c’è diciamo una soglia sotto la quale effettivamente si parla di valori bassi. Nel neonato il valore è normale tra il 55% e il 70%. Nei bambini fino a sette anni invece, quando è tra il 30% e il 40%. Nei giovani tra i 7 e i 16 anni invece, il valore normale è tra il 30% e il 42%. Negli adulti c’è una distinzione tra uomo e donna. Nell’uomo l’ematocrito è tra il 40 e il 55%. Nella donna tra il 38% e il 45%.

Tra i sintomi dell’ematocrito basso troviamo grande stanchezza anche dopo il riposo e sforzi non grandi. Vertigini, capogiri, cefalea, infiammazione delle labbra, unghie e capelli fragili e milza ingrossata.