Brufoli sulle labbra: cause e rimedi

Brufoli sulle labbra

I brufoli sulle labbra sono un fastidioso disturbo cutaneo che colpisce sia gli uomini che le donne. Le cause possono essere molteplici, così come i rimedi. Cerchiamo, dunque, di riportare alcune informazioni utili in merito a questo fastidioso problema.

Cosa sono i brufoli?

I brufoli sono un’infiammazione dei follicoli, che si manifesta con il rigonfiamento e l’arrossamento della cute, alla cui estremità si trova, solitamente, un punto giallo contenente pus. Tali protuberanze si possono manifestare in diverse parti del corpo, tra cui anche le labbra, causando fastidio e disagio, in quanto possono minare l’autostima ed i rapporti sociali.

Le cause principali dei brufoli sulle labbra

I brufoli sulle labbra possono derivare da:

  • variazioni ormonali, che possono verificarsi in fase adolescenziale, ma anche in gravidanza o durante la menopausa;
  • produzione eccessiva di sebo;
  • batteri e germi, che penetrano nella cute attraverso lesioni da freddo o da sfregamento;
  • dentifricio, poiché nella maggior parte dei casi contiene diversi ingredienti che possono irritare le mucose, quali il fluoride ed il laurilsolfato di sodio;
  • maltrattamento dei brufoli esistenti, ovvero lo scoppio e l’eliminazione del pus presente in eventuali protuberanze poste in prossimità delle labbra. Attuando questa operazione, infatti, non si fa altro che diffondere il contenuto purulento preservato al loro interno, composto da batteri, che porteranno, a loro volta, alla formazione di altri brufoli nelle zone circostanti.

Detersione zona infetta

Qualora il brufolo non sia ancora “maturo”, ovvero pronto per essere schiacciato, è importante pulire la zona interessata, in modo da evitare la penetrazione di ulteriori agenti patogeni nella lesione. Per attuare questa operazione al meglio è necessario utilizzare un detergente delicato e non comedogenico. Inoltre, è importante risciacquare con acqua tiepida e non troppo calda, in modo da non irritare ulteriormente la pelle.

La pulizia del viso, così come indicata, deve essere attuata almeno 2 volte al giorno, ovvero la mattina e la sera. Una volta effettuata la detersione, invece, è fondamentale asciugare l’area con una salvietta pulita e senza esercitare pressione, ma solo tamponando leggermente. Successivamente, è possibile applicare una lozione di perossido di benzoile o creme apposite che si possono reperire facilmente in farmacia.

Inoltre, qualora la pomata applicata abbia seccato la pelle, è possibile pensare di intervenire con una crema idratante, la quale, tuttavia, deve essere specifica per la tipologia di pelle da trattare. Importante da ricordare, è di non passare sul brufolo o nelle zone limitrofe pennelli od esfolianti, soprattutto se aggressivi: il rischio è quello di peggiorare la situazione.

Rimozione adeguata

Nel caso in cui, invece, il brufolo si presti per essere rimosso, è possibile intervenire con il vapore, al fine di dilatare i pori e favorire la fuoriuscita del pus e delle impurità. Per una maggiore efficacia, è possibile aggiungere all’acqua che viene portata ad ebollizione erbe ad azione calmante, come il rosmarino, la salvia e la calendula. Tuttavia, prima di procedere alla rimozione, è bene lavarsi accuratamente le mani, in modo da evitare il trasferimento di eventuali germi e batteri.

Una volta iniziata l’operazione, invece, è necessario non premere con le unghie, bensì con le punte delle dita, possibilmente avvolgendole in una garza sterile. Ciononostante, è importante rimuovere tutto il pus contenuto, al fine di evitare che si riformi il brufolo, ed applicare sulla parte trattata un prodotto antisettico per disinfettare. Efficaci in tal senso sono i gel all’aloe vera, il tè di alloro ed il succo di limone. Inoltre, è necessario non coprire la zona con trucco od altri cosmetici.

Per favorire l’eliminazione del brufolo, tuttavia, è possibile anche posizionare del ghiaccio a livello della zona da trattare così da ridurre il dolore. Alcune persone consigliano, invece, di realizzare maschere a base di aspirina o di bicarbonato e limone, per favorire l’essicazione della protuberanza purulenta e favorirne la pulitura.