L’aumento del livello della Proteina C reattiva
La concentrazione ematica della Proteina C reattiva aumenta sostanzialmente in presenza di uno stato infiammatorio. In seguito a fasi acute, in poche ore, i suoi valori possono salire e di molto, rispetto al normale. Una sorta di spia d’allarme dell’organismo.
La sua quantità può essere rilevata con un test di autodiagnosi, il PCR test https://primahometest.com/test_proteina_c_reattiva ,utile in presenza di sintomi come ad esempio: febbre, debolezza o mal di testa. Dotato di un kit funzionale, in pochi minuti, permette di constatare l’eventuale presenza di un processo infiammatorio e la sua gravità.
Il range di valori
La normale concentrazione di PCR è in media inferiore agli 8mg/L. In casi di infezioni virali o batteriche, può arrivare però a superare anche i 100mg/L. Succede, per esempio, a causa di infezioni virali o batteriche o anche in seguito ad alcune operazioni chirurgiche. Il test permette di collocare e confrontare il risultato ottenuto dal campione di sangue, secondo una scala di valori.
Se l’esito si attesta sotto gli 8 mg/L non c’è presenza di infiammazioni. Se i valori sono invece compresi negli stati intermedi tra gli 8-40 mg/L ed i 40-100mg/L c’è la necessità di consultare un medico, ovviamente, con più urgenza, nel secondo caso. Infine, c’è la massima allerta se si superano i 100 mg/L.
Il risultato è visibile sul dispositivo immunocromatografico che grazie ad alcuni anticorpi, è capace di individuare la quantità di PCR nel sangue e di mostrarlo, attraverso l’apparizione di un diverso numero di bande. Con soli 5 minuti di attesa, il test rivela l’ipotetica esistenza dello stato infiammatorio.
Una procedura veloce come lo è questo valore. La PCR infatti, cresce repentinamente ma appena passata l’infiammazione, rientra altrettanto rapidamente nei suoi normali e bassi valori di riferimento.
L’importanza della PCR
La Proteina C reattiva non ha potere diagnostico ma rileva l’esistenza di un disturbo ai danni dell’organismo ed è quindi fondamentale per la prescrizione di ulteriori indagini e di un eventuale trattamento terapeutico da parte del medico. Inoltre può avere funzione di monitoraggio riguardo l’efficacia di terapie indirizzate a curare patologie già conclamate.
L’organismo d’altronde, mette in circolo una quantità più elevate di questa proteina proprio in risposta ad una fase acuta di un processo infiammatorio. Il test di autodiagnosi è un metodo rapido ed efficiente per verificare l’esistenza di una presunta infiammazione. Adatto a tutti, può essere effettuato in qualsiasi momento.