10 sintomi possibili dell’intolleranza al glutine

intolleranza al glutine

Sempre più persone in Italia sono celiaci od intolleranti al glutine, una sostanza lipoproteica, che si trova in alcuni cereali, quali frumento, farro, segale, orzo, avena e grano saragolla (Kamut), la quale può causare numerosi disturbi a livello dell’organismo. Ma in che cosa consiste e come si manifesta?

Che cos’è l’intolleranza al glutine?

Il glutine è un complesso proteico, dato dall’unione di due proteine: la prolammina e la glutenina, che si ritrovano prevalentemente nell’endosperma delle cariosside di cereali e del frumento. Durante la digestione, tale nutriente si idrolizza in peptidi, ad opera di transglutaminasi intestinali, che trasformano la glutammina (un amminoacido). Nei soggetti che soffrono di celiachia si sviluppano anticorpi anti-transglutaminasi, che producono infiammazione e alterazioni patologiche a livello dell’intestino. Inoltre, alcuni peptidi, derivati dal glutine, possono generare delle importanti reazioni immunitarie, poiché i linfociti T, non individuando organismi estranei, assalgono le cellule dei villi intestinali.

Sintomi dell’intolleranza al glutine

  1. Disturbi digestivi ed intestinali

Dopo aver ingerito alimenti che contengono glutine è possibile avvertire:

  • gonfiore addominale;
  • stitichezza o diarrea;
  • aria nella pancia;
  • dolori addominali;
  • sindrome dell’intestino irritabile.
  1. Spossatezza e stanchezza

In seguito al consumo di un pasto contenente glutine è possibile percepire:

  • fatica;
  • stanchezza;
  • difficoltà di concentrazione;
  • cervello annebbiato;
  • senso di pesantezza.
  1. Cheratosi pilare

Nota anche come “pelle di pollo”, è una malattia della cute, che porta alla comparsa, soprattutto nella parte posteriore delle braccia, di piccoli granelli ruvidi, di colore rosato. Tale disturbo potrebbe indicare una carenza di acidi grassi e di vitamina A, dovuta al mancato assorbimento di questi nutrienti, a causa della presenza del glutine nell’intestino.

  1. Mal di testa ed emicrania

Il consumo di questo complesso proteico può generare infiammazioni del sistema nervoso, che possono portare alla comparsa di mal di testa ed emicrania continua.

  1. Dolori articolari

Il glutine, come già ricordato in precedenza, induce il corpo ad aumentare lo stato infiammatorio, innescando reazioni negative per la salute. A livello delle articolazioni, in particolar modo dita, fianchi e ginocchia, si possono verificare gonfiori e dolori acuti.

  1. Squilibri di tipo ormonale

Secondo alcuni specialisti, la sindrome premestruale, la sindrome dell’ovaio policistico e l’infertilità possono essere legate all’intolleranza al glutine, per tanto consigliano l’eliminazione degli alimenti che contengono tale sostanza.

  1. Fibromialgia

Sembra che la fibromialgia, una patologia che prevede rigidità muscolare e dolore cronico, possa essere controllata attraverso l’eliminazione del glutine dalla dieta.

  1. Malattie autoimmuni

Le persone che assumono regolarmente glutine sono più a rischio di sviluppare malattie autoimmuni. Del resto, questo complesso proteico tende:

  • a favorire l’insorgere di infiammazioni;
  • a favorire l’insorgere di gravi disturbi, come: Slerodermia, Lupus, Psoriasi, Colite ulcerosa, Sclerosi, Tiroidite di Hashimoto ed Artrite reumatoide.
  1. Problemi del comportamento

Alcuni problemi del comportamento sembrano migliorare con l’eliminazione del glutine dall’alimentazione. In particolare:

  • ansia;
  • stress;
  • irritabilità;
  • depressione;
  • disturbo del deficit dell’attenzione.
  1. Disturbi di tipo neurologico

L’infiammazione generata dal glutine può scatenare sintomi neurologici, come:

  • vertigini;
  • perdita di equilibrio;
  • giramenti di testa;
  • formicolio;