I dolci alla cannabis light sono innocui

In Italia il numero di negozi dove poter acquistare prodotti a base di cannabis light è cresciuto molto rapidamente negli ultimi anni. Questi shop, oltre a infiorescenze, semi da collezione e gadget di vario tipo, vendono una vasta gamma di dolci alla cannabis light tra cui biscotti, torte, barrette di cioccolata, marmellate, lecca lecca, muffin, gomme da masticare e cannoli.

In un articolo apparso recentemente sul Corriere della Sera si dice che mangiare dolci alla cannabis sarebbe più pericoloso che fumarla. La fonte su cui si basa l’autore dell’articolo è un’indagine del 26 marzo scorso che riguarda un ospedale del Colorado, dove il consumo di cannabis è legale, quindi non ha alcun senso fare paragoni con l’Italia. Purtroppo c’è ancora tanta confusione sugli effetti che la cannabis light produce. Scopri perché i dolci alla cannabis light sono innocui. Per ulteriori informazioni clicca qui.

La Cannabis commestibile è pericolosa?

Secondo uno studio osservazionale realizzato in Colorado, dove la marijuana è legale, la cannabis presa per bocca, a parità di THC e CBD, produrrebbe più danni di quella che si fuma. Un team di medici e ricercatori ha notato che si verificavano più casi di intossicazione e disturbi psichici in chi consumava cannabis commestibile rispetto a chi la fumava.

Motivo? Fumando cannabis gli effetti si avvertono nel giro di pochi minuti e, superata una certa soglia di tolleranza, che varia da persona a persona, ci sono dei segnali, quali nausea, vomito e disturbi gastrointestinali, che inducono a interromperne il consumo in tempo.

Quando si prende cannabis per bocca, invece, l’assunzione non è immediata come quando se ne aspirano i vapori. L’assorbimento avviene molto più lentamente, e questo può far pensare al fruitore di non averne presa abbastanza ed è quindi più facile esagerare nel consumo. In questo modo la sostanza si accumula nell’organismo e quando compaiono i primi disturbi di intossicazione, è già troppo tardi. Bisogna inoltre tenere presente diversi fattori, come il prodotto con il quale viene somministrata la cannabis: con il cioccolato, ad esempio, l’assorbimento è maggiore che con un chewing-gum.

Cannabis nei dolci: se è light non è pericolosa

Che gli effetti provocati dalla cannabis assunta oralmente fossero più intensi e duraturi di quella che si fuma era già noto a livello popolare, anche se si tratta di una credenza mai dimostrata con evidenze oggettive. Si parla però di alimenti contenenti livelli di THC tali da indurre effetti psicoattivi. I dolci alla cannabis light venduti legalmente in Italia nei negozi specializzati, invece, contengono canapa depotenziata, vale a dire con un valore di THC – il principio attivo della cannabis – inferiore ai limiti di legge, fissati allo 0,6%. Per intenderci, si tenga presente che in uno spinello la percentuale di THC varia dal 7 al 13%.

Da quando la legge 242 del 2016 ha autorizzato la commercializzazione della Cannabis Sativa Light, sono state selezionate delle piante in grado di produrre infiorescenze con bassissimi contenuti di THC, inferiori alla soglia che definisce il prodotto come psicotropo. C’è da precisare che la materia vegetale di partenza appartiene alle varietà di canapa presenti nel registro della Comunità Europea e la cui coltivazione a uso industriale è consentita.

Insomma, i dolci a base di marijuana light presenti sugli scaffali dei negozi oppure reperibili online hanno quantità irrisorie di THC che non sballano perché privi di effetti psicoattivi, ma che creano rilassamento e facilitano il sonno grazie alla presenza del CBD, la seconda sostanza più abbondante presente nella cannabis. Il CBD è considerato la parte buona della pianta perché non ha effetti psicoattivi, non crea assuefazione e ha una vasta gamma di usi terapeutici. Questo cannabinoide è particolarmente efficace come rimedio contro ansia, insonnia e depressione. È inoltre in grado di alleviare spasmi, dolori e malattie reumatiche. Non essendo una sostanza psicotropa, la presenza di CBD non è sottoposta ad alcuna limitazione da parte della legge italiana e, anzi, un’elevata concentrazione di questo metabolita è garanzia di qualità.

I limiti di THC da rispettare negli alimenti

Gli alimenti a base di cannabis light, come dolci, taralli, pane, birra e olio ricavato dai semi, sono sempre più diffusi. Fino allo scorso gennaio, però, non erano ancora stati fissati dei limiti per il contenuto di THC all’interno di questi prodotti. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale che fissa i limiti di THC negli alimenti è stato colmato un vuoto legislativo, a beneficio degli operatori del settore costretti fino a quel momento allo stop per la mancanza di indicazioni.

In riferimento alla farina ottenuta dai semi di canapa, il limite massimo di tetraidrocannabinolo stabilito dal decreto del Ministero della Salute è di 2 milligrammi per chilo, mentre l’olio non dovrà superare i 5 milligrammi di THC per chilo.

I dolci alla cannabis light sono innocui

Gli alimenti a base di canapa light venduti legalmente nel nostro Paese sono prodotti utilizzando parti della pianta a bassissimo, se non nullo, contenuto di THC, come i semi e i suoi derivati. Sono quindi assolutamente innocui e hanno importanti proprietà nutrizionali. Alcuni componenti dei semi di canapa, come l’acido alfa-linoleico, un acido grasso polinsaturo essenziale appartenente alla serie omega-3, ma anche fibre, proteine con un elevato valore biologico e vitamine del gruppo B hanno diversi effetti benefici sull’organismo, ad esempio, sulla flora intestinale e sul cuore.

Si tratta quindi di prodotti pensati per chi vuole sentirsi rilassato, tra i mille impegni della vita quotidiana, ma anche per anziani che cercano una soluzione all’insonnia o sono affetti da patologie specifiche e cercano un po’ di sollievo.

Dove acquistare i dolci a base di cannabis light

I dolci a base di cannabis light sono assolutamente legali e possono essere facilmente reperiti sul web o negli shop specializzati. La richiesta sempre maggiore di canapa light ha portato alla comparsa di tanti e-commerce dedicati che rispondono alle esigenze di quanti preferiscono acquistare online, con tutti i vantaggi del caso. Quando ci si affida alla rete bisogna però avere la garanzia che ci si stia rivolgendo ad un rivenditore serio, capace di offrire certificazione e tracciabilità. Un rivenditore come Justbob.it, miglior e-commerce italiano per la vendita di Canapa Sativa.

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