Come diventare massaggiatore professionale, i consigli della scuola ArteCorpo

Tra le realtà più interessanti nell’ampio scenario della formazione professionale al massaggio andiamo a conoscere oggi Scuola di Massaggio ArteCorpo, centro di formazione AICS-CONI accreditato dalla World Massage Federation, principale federazione mondiale delle scuole di massaggio. Incontriamo i membri del comitato scientifico di questa emergente scuola nella sua sede centrale di Genova.

– Le scuole attive in Italia sono numerosissime. Quali sono i parametri secondo cui valutare al meglio e obiettivamente la qualità di un corso di massaggio professionale?

A nostro avviso sono la struttura della proposta didattica, che è bene che in ogni corso preveda un giusto equilibrio tra il tempo dedicato all’acquisizione delle basi teoriche del massaggio e quello dedicato all’apprendimento delle tecniche manuali, il numero complessivo di ore di formazione e il curriculum professionale dello staff, che deve avere specifiche competenze nel settore delle terapie corporee, ma anche capacità specifiche nell’ambito della formazione.

I punti deboli di molte proposte di formazione che si incontrano in questo settore sono appunto questi: carenza o inesistenza di una formazione teorica di base, che trasforma il massaggiatore in un mero esecutore di manovre di cui non capisce il senso, percorsi di formazione talora brevissimi (in formula weekend o poco più), che non possono in alcun modo garantire un’acquisizione profonda delle abilità che cercano di trasmettere, e infine percorsi formativi tenuti da docenti senza esperienza nell’ambito della formazione professionale e che di conseguenza presentano una impostazione didattica inadeguata (affiancamento insufficiente, dimostrazioni delle tecniche inefficaci, materiale didattico di supporto inesistente, ecc.). Questi elementi sono in grado di inficiare pesantemente l’efficacia e la piacevolezza di qualsiasi percorso formativo.

– Che consiglio potremmo dare a chi vuole intraprendere la professione di massaggiatore?

Intanto di affidarsi ad una scuola che metta in campo tutti e tre gli aspetti di cui sopra. Un massaggiatore professionista non è infatti uno “spargitore d’olio”, ma un operatore tecnico che sa fare ciò che fa perché sa. Comprende, e quindi sa eventualmente spiegare al cliente, cosa sta facendo, quali siano gli effetti positivi di certe manovre, perché agire su un determinato punto, e così via.

Sa consigliare i percorsi di massaggio più giusti in base alle necessità, ma anche riconoscere quando sia il caso di fare un passo indietro e lasciare che una determinata problematica venga affrontata da una figura sanitaria competente (un medico, un fisioterapista). Il secondo consiglio è di avere sempre una visione alta di questa disciplina, dedicarvisi con tutto il cuore e tutta la mente per il bene del prossimo, perché in questo campo le persone che vengono a farsi trattare percepiscono non solo le competenze e le abilità dell’operatore, ma anche lo spirito e l’amorevolezza con cui opera. Terzo e ultimo: crederci sempre e darsi da fare con costanza. Il settore del “wellness” è in continua crescita, ma per avere soddisfazioni durature, specie quale professionista indipendente, molto bisogna lavorare nel fare circolare il proprio nome.

– La vostra offerta è molto ampia: riflessologia, massaggio sportivo, massaggio olistico e, da pochissimo, anche shiatsu. Ma quali sono in assoluto i corsi più frequentati?

Il corso più partecipato è senza dubbio quello di Massaggio Tradizionale, che pone le fondamenta di questa disciplina, in cui si apprendono le competenze teoriche di base (anatomia muscolo-scheletrica, cenni di fisiologia, istologia e biomeccanica) e le tre tecniche fondamentali del massaggio fisiologico occidentale (il connettivale-circolatorio, il muscolare-decontratturante e il linfodrenante). Grande richiesta ha anche il corso di Massaggio Olistico Bioenergetico, altro punto di ingresso nel mondo del massaggio, e i corsi di Riflessologia Plantare e Massaggio Sportivo.

– Quali sono le aspettative concrete di chi frequenta i vostri corsi?

I nostri percorsi formativi attraggono una grande varietà di partecipanti, con motivazioni e quindi aspettative molto diverse tra loro. Dallo studente che vuole specializzarsi nelle tecniche di massaggio per farne domani la propria professione, alla donna di mezza età che vuole intraprendere un percorso di benessere senza specifiche finalità professionali, da chi sta costruendo un cambiamento radicale di lavoro, al giovane in fase di orientamento professionale e alla ricerca di nuove amicizie.

A tutti gli allievi, indipendentemente dalle aspettative, la Scuola richiede ovviamente il medesimo livello di preparazione in fase di esame. Crediamo infatti che anche un massaggio eseguito nel salotto di casa per il partner o per gli amici debba avere il crisma della cosiddetta “professionalità” – parola sin troppo abusata in questo settore per ragioni commerciali – cioè che debba essere fatto a regola d’arte.

A nostro avviso la disciplina del massaggio, che ha una storia millenaria, nelle mani di un massaggiatore preparato e talentuoso può diventare una vera e propria arte. La missione di ArteCorpo è proprio progettare e realizzare percorsi di formazione affinché ciò possa avvenire.