La sindrome del tunnel carpale: un problema facilmente risolvibile da non sottovalutare
All’origine della cosiddetta “sindrome del tunnel carpale” c’è lo schiacciamento o la pressione a carico del nervo che passa nel canale del polso e che ha il compito di articolare i movimenti dello stesso, della mano, delle dita. Le cause che portano a questa condizione possono essere tante e diverse, per questo affermare con assoluta certezza quale sia il fattore scatenante è davvero difficile.
Una causa può essere, per esempio, l’infiammazione della guaina che riveste i tendini flessori (tenosinovite), che sono altre strutture che passano per il canale del polso, o in altri casi il problema si può presentare a seguito di una lussazione o una frattura. Anche problemi della tiroide, il diabete, l’artrite o la semplice ritenzione idrica in gravidanza possono essere condizioni che tendono a favorire il presentarsi del problema.
Indipendentemente dall’origine della sindrome del tunnel carpale, tuttavia, è bene sapere che si tratta di un problema risolvibile rivolgendosi ad un medico specializzato, preferibilmente nella chirurgia della mano. Sottovalutare, altresì, il problema e temporeggiare troppo per intervenire può portare a conseguenze gravi e a uno stato doloroso veramente importante.
Quali sono i sintomi “del tunnel carpale”?
Il tutto comincia con la sensazione di formicolio e intorpidimento avvertito in particolare alle prime tre dita della mano dal lato del pollice o, in alcuni casi, alla mano intera. L’alterazione della sensibilità si alterna presto a lievi sensazioni di dolore e bruciore che col tempo si estendono anche all’avambraccio. La frequenza del presentarsi di questa situazione si fa sempre più breve. La problematica si fa sentire spesso anche durante la notte, quando si tiene l’arto fermo a riposo per diverso tempo. Il dolore e il fastidio sono tali che i soggetti si svegliano di continuano e, di conseguenza, faticano a riposare bene.
Se è vero che in questi casi agitare la mano fa sentire sicuramente meglio, con il tempo è normale che chi presenta questa patologia eviti di utilizzare la parte dolorante, con la conseguenza che i muscoli si indeboliscono sino all’atrofia. Quello che inizialmente insomma è un problema solo fastidioso, diventa un problema debilitante.
Come si risolve il problema?
Il primo passo è sicuramente quello di diagnosticare la sindrome. E lo si fa facendo una visita medica da uno specialista. Questi con un esame obiettivo e, talvolta, dei test particolari, saprà fare una perfetta diagnosi definendo con precisione il tipo di problema e la sua gravità. Per la risoluzione il medico potrebbe decidere di intervenire chirurgicamente o meno in base ai casi.
In caso di problema lieve si possono valutare il trattamento delle patologie di base, iniezioni di corticosteroidi o l’uso di un tutore. Le iniezioni permettono di sistemare la situazione a lungo, benché di solito non in modo definitivo. Il tutore permette di mantenere la mano in posizione neutra alleviando i sintomi. Antidolorifici potranno essere d’aiuto per sopportare il dolore sino alla risoluzione della situazione.
La chirurgia è tuttavia nella maggior parte dei casi l’unica soluzione definitiva. Se il lavoro è ben fatto è possibile dimenticarsi del problema nel giro di qualche tempo. Un po’ di dolore va tenuto in considerazione che si avvertirà in tutti i casi per qualche settimana, ma piano piano andrà sparendo del tutto. Se si era trascurata molto la situazione la sindrome del tunnel carpale è grave, il soggetto può avere la necessità di un periodo di tempo più lungo anche per riacquistare forza nella mano e nel polso.